L'ultima ragione dei re by Joe Abercrombie

L'ultima ragione dei re by Joe Abercrombie

autore:Joe Abercrombie
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Fantasy, Fiction
ISBN: 9788898172269
editore: Gargoyle
pubblicato: 2014-02-28T23:00:00+00:00


33.

Autorità

Fu un incontro eccezionalmente uggioso e deprimente, persino per una seduta del Consiglio Ristretto. Il cielo fuori dalle strette finestre era coperto di nere nubi temporalesche, che si ostinavano a non liberare una sola goccia di pioggia e gettavano la Sala Bianca in una gelida tetraggine. Di tanto in tanto, forti raffiche di vento sbatacchiavano gli antichi vetri delle finestre, e Jezal sussultava, rabbrividendo nella sua veste foderata di pelliccia.

Le facce scure dei dodici anziani non lo aiutavano certo a scaldarsi le ossa. Il Lord Maresciallo Varuz teneva la mascella serrata dal nervosismo e mostrava in viso un'espressione di rigorosa determinazione. Il Lord Ciambellano Hoff si aggrappava al calice come un naufrago all'ultimo frammento della sua nave. L'Alto Giudice Marovia aggrottava la fronte come se stesse per pronunciare la sentenza di morte di tutti i presenti, lui compreso. Le labbra sottili dell'arcilettore erano perennemente ritratte mentre spostava gli occhi freddi da Bayaz, a Jezal, a Marovia, per poi ricominciare il giro al contrario.

Anche il Primo Mago fissava il tavolo con sguardo truce. «La situazione, prego, Lord Maresciallo Varuz».

«In tutta franchezza, la situazione è critica. Adua è nello scompiglio. Circa un terzo della popolazione è già fuggito. Le provviste che raggiungono i mercati sono esigue, a causa del blocco imposto dai Gurkish. È in atto il coprifuoco, ma alcuni cittadini non perdono occasione per svaligiare, rubare e creare disordini quando le autorità sono occupate altrove».

Marovia scosse la testa, facendo oscillare appena la lunga barba grigia. «E la situazione peggiorerà sicuramente, man mano che i Gurkish si avvicineranno alla città».

«È ciò che stanno già facendo», riprese Varuz, «poiché coprono diverse miglia al giorno. Stiamo provando a fare il possibile per ostacolarli, ma con le poche risorse che abbiamo… potrebbero raggiungere le porte della città entro la fine di questa settimana».

Alcuni trattennero il fiato dallo sgomento, altri sussurrarono imprecazioni, altri ancora si limitarono a scoccare occhiate nervose di traverso. «Così presto?» La voce di Jezal si incrinò appena nel dirlo.

«Temo di sì, Maestà».

«Quanti sono?», domandò Marovia.

«Le stime variano di molto. Tuttavia, al momento…», e Varuz risucchiò l'aria tra i denti con evidente preoccupazione, «sembra siano almeno cinquantamila unità».

Ci furono altri versi scioccati, anche da parte dello stesso Jezal. «Così tanti?», mormorò Halleck.

«E ogni giorno ne sbarcano a migliaia vicino Keln», intervenne l'Ammiraglio Reutzer, contribuendo a peggiorare l'umore di tutti. «Il grosso della nostra flotta è partito per recuperare l'esercito dopo la sua avventura nel Nord, perciò non abbiamo modo di fermarli».

Jezal si umettò le labbra. I muri dell'ampia stanza sembravano stringersi sempre più attorno a lui. «E le nostre truppe?»

Varuz e Reutzer si scambiarono un breve sguardo. «Abbiamo due reggimenti della Guardia del Re, uno di fanteria e l'altro di cavalleria, circa seimila uomini in tutto. La Guardia Grigia, incaricata di difendere l'Agriont, conta quattromila soldati. I Cavalieri Araldi e della Guardia del Corpo formano un'élite di circa cinquecento uomini. Inoltre, ci sono anche gli ausiliari non combattenti, cuochi, stallieri, fabbri e così via, che potrebbero essere armati in caso di emergenza…»

«Questa non è forse un'emergenza?», osservò Bayaz.



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